Tradizioni ebraiche e macabri rituali funebri non bastano. La recensione di The Offering
The Offering è un film horror-thriller americano del 2023 diretto da Oliver Park, la sceneggiatura scritta da Hank Hoffman è tratta da un racconto sempre di Hoffman con Jonathan Yunger, ed è basata sul racconto popolare ebraico di Abyzou. Nel cast troviamo Nick Blood, Emily Wiseman, Allan Corduner, Paul Kaye, Daniel Ben Zenou e Jodie Jacobs. Il film è uscito in edizione limitata Blu-ray e DVD per la collana Midnight Factory.
Il figlio di un impresario funebre e religioso ebraico torna a casa con la moglie incinta nella speranza di riconciliarsi con il padre, ma nascondendo un secondo fine. I coniugi, però, non sanno che un antico male che si nasconde nel misterioso cadavere di un vecchio suicida minaccia l’incolumità del loro bambino non ancora nato.
L’esordiente Oliver Park avrebbe dovuto girare questo film, che originariamente si intitolava Abyzou, tempo addietro, ma la pellicola fa parte di quella ondata di prodotti bloccati o rimandati a causa della pandemia del Covid-19. L’idea nasce dallo sceneggiatore Hank Hoffman (con Yunger) che ha dichiarato: “Una delle mie precedenti professioni è stata di leggere preghiere per i defunti in un obitorio ebraico, da mezzanotte alle sei del mattino, da solo. Per il tempo che ho trascorso in quell’obitorio, posso dire che esiste un’energia. Una presenza.”
Quella che Hoffman definisce “una presenza” io la chiamo autosuggestione. Qualcosa che colpirebbe chiunque fosse costretto a passare la notte solo con dei cadaveri. Ma anche se come me non credete nell’esistenza di creature ultraterrene, non possiamo negare che queste tradizioni ebraiche diano un fascino notevole alle pellicole a tema possessioni demoniache e presenze. A stuzzicare la nostra curiosità, c’è anche la vera leggenda popolare di Abyzou: un demone femminile appartenente al folklore ebraico, noto per il suo accanimento verso i neonati e le madri in travaglio. Abyzou provoca aborti, morte neonatale o malattie infantili. Mosso dall’invidia e dalla gelosia, cerca di danneggiare le famiglie. Insomma, dove l’uomo non trova spiegazioni moralmente plausibili, come la morte prematura di un bambino innocente, crea un “mostro soprannaturale” per darsi delle risposte, anche se assurde e incredibili.
Tutto molto bello (sono serio), ma come per The Vigil, un altro horror a sfondo “tradizioni ebraiche e funerali”, l’atmosfera è vincente e attrae lo spettatore prima di premere play, e anche durante la visione, ma la trama è costellata di cliché e irritanti jumpscare. Visivamente The Offering è gradevole, grazie a delle ottime riprese, una regia solida e una fotografia bella ed efficace di cui è autore Lorenzo Senatore. E anche la recitazione funziona, sospinta dalla buona prova di Nick Blood. Ma il make-up non è degno di questa produzione e una CGI barcollante, soprattutto quando ci propone in maniera fin troppo esplicita il poco convincente demone Abyzou, ci riportano fuori dalla vicenda frammentando la sospensione dell’incredulità.
The Offering, a parte un incipit dal grande potenziale, e un paio di aspetti tecnici di alto livello qualitativo, porta la solita “storiella” del demone tormenta-famiglie con tutto il pacchetto di banalità e scelte grottesche che sfociano quasi sempre nel ridicolo. Park propone qualcosa che i fan del cinema horror sono davvero stanchi di vedere, e sembra vivere in una bolla, dove non riesce ad essere influenzato dai colleghi talentuosi come Ari Aster e Robert Eggers, ma neanche dai classici del cinema horror, come Rosemery’s Baby, dove oltretutto c’è il tema comune della maternità trattato in maniera magistrale.
Titolo: The Offering
Titolo originale: The Offering
Regia: Oliver Park
Attori: Nick Blood, Emily Wiseman, Allan Corduner, Paul Kaye, Daniel Ben Zenou, Jodie Jacobs
Paese: USA
Anno: 2022
Genere: Horror
Durata: 93 minuti