A distanza di dieci anni arriva il seguito dello slasher cult che sbancò il botteghino negli Stati Uniti. La recensione di The Strangers 2: Prey at Night.

Molte cose furono scritte nel lontano 2008, quando i multisala statunitensi trasmettevano The Strangers (letteralmente: Gli Sconosciuti), film scritto e diretto da un certo Bryan Bertino. In uno slancio di marketing cinematografico poco originale fu scritto “tratto da una storia vera”, ma non si seppe mai fino a che punto lo fu realmente; poi girò anche la voce tra i più esperti che quello distribuito in Italia dalla Universal Pictures l’anno seguente non fu altro che il remake patinato (quindi, americano) di un altro film, questa volta francese, uscito appena due anni prima: Them, Loro, gli sconosciuti. Questi sconosciuti su cui ruota tutta la vicenda altro non furono, in questo ultimo prodotto citato diretto da David Moreau e Xavier Palud, che quattro ragazzini tra i dieci e i quindici anni, provenienti dalla Repubblica Ceca, i quali – per gioco – assalirono una coppia di turisti borghesi ed altolocati. Quella sì, seppur molto alla larga, fu recuperato da una storia realmente accaduta a due coniugi austriaci assassinati durante un viaggio nel paese ceco.

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L’unica cosa certa in tutto ciò è che The Strangers fu un gran bel film per il periodo (82 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, 52 dei quali solo negli Usa, dopo esserne costati appena 9), un titolo ad alta tensione e molto sangue, con una buona dose di quella violenza umana e senza spiegazioni per ricchi annoiati. Il “gioco divertente” a cui Haneke giocò dieci anni prima. La seconda cosa vera fu che il lavoro di Bryan Bertino azzeccò i tempi: era il momento degli home invasion, delle violazioni familiari chiuse nel loro ancora unico spazio sicuro – il domicilio. Un (sotto)filone horror che rimase per tempo sulla cresta dell’onda, proprio quando -in una società sempre più atomizzata e percettivamente invasa dallo straniero- si iniziavano a conclamare rigurgiti di privata difesa in privata proprietà.

Visto il successo meritato del primo film, complice anche l’inquietante carisma delle maschere ritratte sulla locandina, ci si aspettava che un sequel sbanca botteghino non si sarebbe fatto attendere a lungo. Invece The Strangers 2: Pray at Night è arrivato, sì, ma ben dieci anni dopo il suo predecessore, con al seguito un sottotiolo iper-commerciale (Pray at Night) non tradotto in italiano per la sua distribuzione. Molto bene. In questo secondo capitolo la regia passa di mano: il giovane Bertino rimane sulla sceneggiatura ma a dirigere è Johannes Roberts, uno che nella paura ci sguazza, noto a chi segue il nostro blog per due filmetti interessanti (e non solo quelli) che sono The Other Side of the Door (2016) e 47 Meters Down (2017).

A cambiare in questo sequel sono prima di tutto gli spazi: la villa isolata cede il passo ad un habitat che è un (campus?) (villaggio?) meglio imprecisato agglomerato di case e negozi avvolti nella nebbia. Ma, dove sono tutti? Inutile chiederselo, la risposta è superflua quanto inutile. La cosa importante ai fini della vicenda è che la famigliola composta da padre, madre (la tettonissima Christina Hendricks), fratello e sorella saranno immediatamente oggetto delle sevizie dei tre sconosciuti – appunto – antagonisti nel primo capitolo. Purtroppo il sequel di Johannes Roberts preferisce calcare la mano sui ritmi, piuttosto che sulla tensione costante che contraddistingueva il film diretto da Bertino – e che ne fu, in buona parte, la carta vincente – preferendo un prodotto più concitato nei tempi e nelle modalità scelte dai carnefici. The Strangers 2: Pray at Night è, nonostante tutto, un film horror che abbandona le quattro mura degli home invasion per avvicinarsi alle atmosfere degli slasher, pur non essendolo del tutto. Fa in questo il suo lavoro, svolge perfettamente la funzione per il quale è stato partorito: intrattenere lo spettatore con coltellacci, maschere diaboliche e inseguimenti in auto. The Strangers 2 si rivela così una pellicola inaspettatamente divertente che confuta ogni aspettativa negativa che si aveva prima della sua uscita. E adesso? Che succederà?

Titolo: The Strangers: Prey at Night
Titolo originale:The Strangers: Prey at Night
Regia: Johannes Roberts
Attori: Christina Hendricks, Martin Henderson, Bailee Madison
Genere: 
Horror
Durata: 85 min
Anno: 2018
Paese: USA, UK

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RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Riccardo Scano
Scrittore abortito, direbbe qualcuno, dalla polvere di questo pianeta. Visita il mio blog personale Phoboshorama.
the-strangers-2-prey-at-night-recensioneThe Strangers 2: Pray at Night è, nonostante tutto, un film horror che abbandona le quattro mura degli home invasion per avvicinarsi alle atmosfere degli slasher, pur non essendolo del tutto. Fa in questo il suo lavoro, svolge perfettamente la funzione per il quale è stato partorito: intrattenere lo spettatore con coltellacci, maschere diaboliche e inseguimenti in auto. The Strangers 2 si rivela così una pellicola inaspettatamente divertente che confuta ogni aspettativa negativa che si aveva prima della sua uscita.