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The Substance – Recensione

The Substance - Recensione
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Il ritratto di Dorian Gray del nuovo millennio. La recensione di The Substance

The Substance è un film horror del 2024 scritto e diretto da Coralie Fargeat (Revenge). Nel cast Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid, Hugo Diego Garcia, Oscar Lesage e Edward Hamilton Clark. La pellicola, che ho potuto vedere in anteprima, è stata presentata anche al Festival di Cannes del 2024, dove ha vinto il premio per “Miglior sceneggiatura”. L’uscita nelle sale cinematografiche italiane è prevista per il 30 ottobre.

Racconta la storia di Elisabeth Sparkle, una decadente attrice di Hollywood che vede la sua carriera spegnersi a causa del suo invecchiamento. Il culmine di questo declino arriverà quando verrà licenziata dal suo show proprio il giorno in cui compirà 50 anni. In seguito, una misteriosa azienda la contatterà proponendole una sostanza che la riporterà ad essere giovane e attraente. L’uso della sostanza comporta un rigoroso rispetto delle regole che, se non seguite, porterebbero a risultati disastrosi.

The Substance affronta l’argomento delle pressioni sociali legate all’invecchiamento e alla perfezione estetica, nonché quello del culto della celebrità. La “sostanza” rappresenta l’escamotage, l’ossessione per canoni di bellezza irrealistici se si pretende che perdurino nel tempo. Gli effetti collaterali sulla protagonista rappresentano le conseguenze psicologiche e fisiche di tale ossessione.

L’opera è un tripudio di citazioni e influenze: dalla Metamorfosi di Kafka, al body horror di La Mosca di David Cronenberg, e “l’ammucchiata” dell’elitaria alta borghesia in Society di Brian Yuzna. C’è il tema del doppelganger che troviamo in Us di Jordan Peele, ma soprattutto in L’invasione degli ultracorpi (1956) diretto da Don Siegel e nel suo remake del ’78 Terrore dallo spazio di Philip Kaufman, dove degli esseri alieni si sostituiscono alle persone prendendo il controllo del loro corpo.

Nonostante The Substance riproponga scenari già visti nel panorama cinematografico e tematiche che ben conosciamo, come la lotta all’invecchiamento de Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, la Fargeat riesce a rendere la sua opera fresca ed estremamente coinvolgente, grazie al suo stile di regia elegante e capace di strabordare nel grottesco e surreale, come avevamo già visto nella rinascita di Jen, personaggio principale di Revenge.

La regista francese, però, non è l’unica artefice di questa piccola meraviglia cinematografica. Le belle musiche del compositore Raffertie, fatte di battiti ritmici profondi e suoni distorti, aumentano il senso di angoscia e distopia. Le scenografie di Stanislas Reydellet sono claustrofobiche e asettiche: il bagno, luogo del misfatto, è angusto; la cucina, dove esplodono le riflessioni di Elisabeth, è soffocante; e la sala, l’area più spaziosa, con una grande finestra che affaccia sulla città, è oppressa da quel maledetto cartellone pubblicitario che ricorda all’attempata starlette di essere arrivata alla fine.

Demi Moore e Margaret Qualley sono a dir poco fenomenali nel rappresentare le follie e paranoie di Elisabeth. Entrambe si prestano ad un nudo integrale per nulla gratuito o fanservice, che ci ricorda che il cinema è “corpo”, parafrasando un maestro come David Cronenberg. Un corpo che muta, si decompone, e diventa la rappresentazione allegorica delle nostre paure e paranoie. Come questa pellicola che racconta la mutazione, l’inizio e la fine delle cose, ma lo fa mutando essa stessa: da film sofisticato, psicologico e autoriale, si trasforma in un delirio gore-splatter grottesco, comico e ironico. Se parliamo di grandi prove attoriali va menzionato anche Dennis Quaid nel ruolo di Harvey, produttore senza scrupoli che regala un personaggio spassoso e detestabile allo stesso tempo. Il ruolo doveva essere interpretato da Ray Liotta, altro attore di grandissima caratura che purtroppo, è scomparso il 26 maggio 2022.

Ho sempre creduto nel futuro del cinema horror, ma la sua evoluzione, per fortuna, oggi è nelle mani di nuove protagoniste che finora non hanno avuto voce: le donne. Titane, Relic, A Girl Walks Home Alone at Night, The Invitation e infine The Substance, ne sono la prova.

Titolo: The Substance
Titolo originaleThe Substance
Regia: Coralie Fargeat
Cast: Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid, Hugo Diego Garcia, Oscar Lesage, Edward Hamilton Clark
Genere: Horror, splatter
Durata: 
141 minuti
Anno: 2024
Paese: Francia, UK

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