Gli assurdi super ricchi di Östlund. La recensione di Triangle of Sadness
Triangle of Sadness è un film del 2022 scritto e diretto da Ruben Östlund (The Square, Forza Maggiore). Nel cast troviamo Harris Dickinson, Charlbi Dean, Woody Harrelson, Zlatko Buric, Oliver Ford Davies e Sunnyi Melles.
La pellicola ha vinto la Palma d’oro al 75º Festival di Cannes, ha ricevuto tre nomination al Premio Oscar e due ai Golden Globe ed è recentemente stata distribuita a noleggio digitale, in DVD e in esclusiva in Blu-ray da CG Entertainment.
Carl e Yaya sono una coppia, entrambi modelli, che vive una relazione un po’ turbolenta e in cerca di un equilibrio tra disparità di stipendio e una difficile identificazione dei ruoli. Infatti Yaya guadagna molto di più del compagno, in più è una influencer, e grazie a questo lei e il suo compagno otterranno un viaggio gratis in una crociera ultra-lussuosa alla Bermuda. Il viaggio procederà tranquillo e nel lusso più sfrenato, fino a quando lo yatch non incontrerà una terribile tempesta che scombussolerà l’intero equipaggio. Infine, questo evento che si rivelerà catastrofico catapulterà i protagonisti in una situazione estrema che ribalterà gli equilibri e le certezze dei passeggeri.
Ruben Östlund torna con un nuovo eccentrico film, ma per la prima volta girato in lingua inglese, iniziato nel 2020 e finito dopo un lungo stop per via della pandemia Covid-19. La pellicola è una commedia grottesca, anche se qualcuno arditamente lo ha classificarlo “drammatico”. Certo i temi trattati sono tragici e reali, ma in questa rappresentazione diventano tragicomici. Östlund scrive una sceneggiatura brillantissima, dove ironizza sulle assurdità del mondo altolocato dei multimiliardari, e ci mostra come l’assurdo ormai sia normale, cominciando dal mondo della moda, unico ambito lavorativo dove le donne guadagnano più dei loro colleghi maschi. Ma questi un po’ frivoli modelli (Carl e Yaya) saranno i nostri occhi sul lussuosissimo yatch. Per il film è stato usato il Christina O, appartenuto ad Aristotele Onassis.
Una sfilata di “mostri umani” faranno la loro passerella su questa costosissima nave: un oligarca russo magnate del fertilizzante diventato straricco grazie alla merda, un informatico che ha fatto milioni di dollari con un’app di successo e degli insospettabili produttori di mine-antiuomo. Östlund mette in scena dei personaggi esasperati, ma plausibili e che vivono in un modo stra-comodo, serviti in tutto e per tutto dalle classi sociali più povere. A sopportare questa crème de la crème della razza umana, l’ubriachissimo Capitano Thomas Smith interpretato dal sempre efficace Woody Harrelson.
Arriverà una tempesta che “scechererà” l’equipaggio della nave come un mojito e generando un malessere generale che si tramuterà in “festival del vomito”. Una scena disturbante ed esilarante al contempo, che vedrà “ricchi” e poveri trovarsi più o meno tutti sulla stessa barca, sia fisicamente che metaforicamente parlando.
Il film è diviso in 3 atti e questo secondo atto “Lo Yacht” dove viviamo il naufragio dei nostri protagonisti, serve a portarci nell’ultimo atto, “L’Isola”, il più interessante tra tutti e dove i ruoli ormai consolidati della nostra civiltà si ribalteranno generando siparietti amaramente divertenti. Già, perché pensandoci, il mondo in cui viviamo premia spesso e volentieri proprio persone prive di qualsiasi qualità moralmente apprezzabile e sfavorisce chi ha dei meriti.
Triangle of Sadness è un film incredibilmente acuto, dove la realtà viene rappresentata per quello che è, ma è così assurda e sopra le righe da sembrare incredibile. Ruben Östlund, che avevo scoperto nel ben più “cupo” The Square, si rivela un ottimo regista “satirico”, portando in sala uno stile personale e un umorismo sottile e non troppo semplice da decodificare. Il regista sembra averci preso gusto a osservare in modo così antropologico questa nuova evoluzione dell’homo sapiens, infatti nel prossimo film pare che ne facciano le spese un gruppo di passeggeri di un aereo che, in seguito a un’anomalia durante il volo, cercheranno di accaparrarsi le poche mascherine d’emergenza in una lotta alla sopravvivenza, per poi scoprire che era solo un falso allarme ed essere costretti a continuare il lungo viaggio in aereo nell’imbarazzo e dopo aver svelato la loro “vera” natura. Un’analisi delle nostre convenzioni di convivenza che sembra quasi il seguito diretto di Triangle of Sadness.
Titolo: Triangle of Sadness
Titolo originale: Triangle of Sadness
Regia: Ruben Östlund
Attori: Harris Dickinson, Charlbi Dean, Woody Harrelson, Zlatko Buric, Oliver Ford Davies, Sunnyi Melles.
Paese: Svezia
Anno: 2022
Genere: Commedia, grottesco
Durata: 147 minuti