Tusk, il dramma mutogeno di Kevin Smith in pieno stile Human Centipede.

Tusk recensione
Tusk recensione

Dalla comedy anni ’90 di Clerks ad un horror che strizza l’occhio ai B-movie; un bel salto per il regista Kevin Smith. La sua passione per i fumetti e le sue incursioni nel gore con Red State gli hanno dato il giusto know-how. Tusk (trad. “zanna”), un titolo che richiama forse ai più i romanzi di Jack London se non fosse per quella locandina, dichiaratamente “pet-therapy”!

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La trama di Tusk segue il cliché dei torturati & mazziati movie, il filone tanto caro agli italici fumettazzi della serie Terror Blu. Un podcaster yankee in cerca di youtuber da scoop, parte per il Canada dove incontra un eclettico anziano affezionato ai trichechi che lo invita nella sua magione: tra una tazza di thè (l’anestetico nel bevanda è di default) e i racconti su Hemingway prende quota il dramma mutogeno in pieno stile Human Centipede.

Alcune scene sono di grande impatto visivo e lo spettatore verrà trasportato in un’odissea del dolore dai tratti granguignoleschi; trasformare un uomo in tricheco non è cosa da poco… La tensione viene sapientemente stemperata dalle incursioni del detective Guy LaPointe (Johnny Depp) che con il suo humour in-volontario (l’ironia mai celata verso i Canadesi di cui è pregno il film) caratterizza la seconda parte di Tusk.

Il punto di partenza di un plot simile nasce da un’idea ancor più bizzarra. Durante la registrazione di un podcast, il regista Kevin Smith ed il produttore Scott Mosier parlano di uno strano annuncio comparso su Kijiji: si offre una casa in comodato d’uso gratuito a patto che l’inquilino si vesta da tricheco. Ai follower del duo online la storia piace tantissimo, perché non farne un film? Sebbene il “botteghino” non gli abbia dato ragione, relegandolo a flop commerciale, ci sono ben due spin-off in uscita: Yoga Hosers (il detective Guy LaPointe VS un esercito di mostri) e Moose Jaws (il nostrano “Lo Squalo” con un alce al posto del terrore dei mari). Direi che per gli estimatori del genere c’e abbastanza sangue per le loro zanne. Tusk è un gran bell’esercizio di equilibrismo poiché passa dalla commedia soft al body horror in uno schiocco di dita ed altrettanto velocemente impasta una trita love story con la curiosità morbosa della fenomenologia freak. In effetti l’altalenarsi di sotto-generi rende il tutto molto ibrido.

È come se il regista voglia a tutti i costi tagliare i ponti con il pubblico mainstream e puntare dritto verso una Troma-visione tutta sua. Personalmente mi sento di consigliarlo solo a chi ha già visionato parecchie nefandezze su videocassetta ed agli amanti della cine-diversità a tutti i costi. Prendere o lasciare.

Titolo: Tusk
Titolo originale
: Tusk
Regia: Kevin Smith
Attori: Justin Long, Michael Parks, Haley Joel Osment, Johnny Depp,  Genesis Rodriguez
Genere: Horror-comedy
Durata: 102 min
Anno: 2014

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RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Tony Maranza
Dati insufficienti.
tusk-recensioneIn Tusk il regista vuole tagliare i ponti con il pubblico mainstream e puntare dritto verso una Troma-visione tutta sua. Consigliato solo a chi ha già visionato parecchie nefandezze su videocassetta ed agli amanti della cine-diversità a tutti i costi.