Cooper & Cooper: Twin Peaks si avvicina alle due facce della verità.
[Attenzione! L’articolo può contenere spoiler!]
Abbandonate le suggestive atmosfere dell’ultima puntata, Lynch ci concede un nono episodio più lineare, ma non privo di succosi sviluppi.
Bad Cooper, resuscitato dagli spiriti della Loggia, si incontra con i suoi scagnozzi: Hutch (aka un Tim Roth a sorpresa) e Chantal (Jennifer Jason Leigh). Grazie al doppelgänger, però, ci vengono svelati due interessanti particolari. Prima di tutto, Bad Cooper telefona a Duncan Todd, il mandante di Ike “The Spike”, per essere aggiornato sulla situazione. Dunque, è proprio il doppelgänger ad aver ordinato l’omicidio di Dougie! Bad Cooper è consapevole allora che Dale è giunto nella nostra realtà? Oppure sua intenzione era proprio eliminare Dougie?
Tuttavia, lo shock più grande che ci regala Cooper/BOB è legato a un SMS inviato subito dopo la chiamata. “A tavola la conversazione è animata” scrive il doppelgänger… e a ricevere tale messaggio è niente meno che Diane! La donna non sembra sorprendersi di riceverlo, anzi pare quasi attenderlo. Eppure Diane era apparsa sinceramente ferita e scossa durante l’incontro con Bad Cooper. Stava forse fingendo oppure Diane non è consapevole di chi abbia mandato tale enigmatica frase?
Si aprono scenari alquanto inquietanti dinnanzi alla prospettiva di un possibile coinvolgimento consapevole da parte di Diane. Sicuramente, è stato un colpo di scena che mi ha di certo destabilizzato.
Intanto, mentre Bad Cooper si appresta a raggiungere Las Vegas, Dale è ancora congelato nel suo torpore. Ora, però, è chiaro perché nessuno faccia una piega di fronte alla sua palese lentezza mentale. A quanto pare un precedente incidente stradale gli aveva già causato dei problemi. Tuttavia, Dale inizia a destare un certo sospetto da parte della polizia. Infatti, pare che non vi sia traccia di lui (o meglio di Dougie) prima del 1997, data in cui si suppone sia avvenuta la sua creazione.
Ormai, l’incontro tra i due Cooper si sta avvicinando, sebbene Dale non sia ancora pronto, date le sue condizioni mentali. Se da una parte le strade dei Cooper stanno per incrociarsi, parallelamente due gruppi di personaggi avranno a breve la certezza della loro esistenza. Tutto ciò tramite proprio il Maggiore Briggs! La morte non lo ha di certo fermato.
Hawk, Truman e Bobby ricevono dalla signora Briggs l’ultimo lascito di suo marito: un cilindro di metallo contenente delle coordinate, una data e il nome di Cooper ripetuto due volte. È proprio questo doppio nominativo che fa scattare a Hawk, esperto delle Logge, un campanello d’allarme! Tramite le sue doti medianiche, a quanto pare il Maggiore non solo aveva predetto alla moglie esattamente l’arrivo del trio, ma i dati nel cilindro appaiono proprio rivolti a Bobby che è in grado di decifrare le coordinate in un luogo a lui famigliare.
Sempre attraverso Briggs, ma in un modo molto più esoterico, anche Albert e Gordon si avvicinano alla verità dei due Cooper. Infatti, il preside William Hastings, interrogato da Tammy, confessa di gestire un pagina dedicata ai mondi paralleli chiamata The search for the Zone. A quanto pare, però, Hastings e Ruth la Zona l’hanno davvero trovata e ci sono pure entrati. Proprio qui hanno conosciuto “Il Maggiore” che per anni si era nascosto in questa dimensione. Briggs muore decapitato proprio dinnanzi ai loro occhi, mentre pronuncia solo due parole: “Cooper… Cooper…”
Forse per questo Dale ha visto solo la testa di Briggs volteggiare nello spazio. Solo quella era rimasta nella Loggia. Ma chi avrà decapitato il Maggiore?
Con fare chirurgico Lynch ci fornisce poche informazioni ma taglienti come una lama per riempirci di dubbi, se non peggio… di sospetti.
N.B. Una chicca davvero bella per noi malati di Twin Peaks: The search for the Zone è stato davvero creato, con tutto il suo sapore vintage anni ’90! Ormai, Twin Peaks è sfociato nella realtà.