Il corto horror medievale di Diego Carli. La recensione sociologica di Two Sisters.
Two Sisters è un cortometraggio indipendente horror medievale, scritto e diretto da Diego Carli, prodotto da Massimo Bezzati e interpretato da Jenni Tatani e Marianna Caporali.
Nel film, ispirato a fatti realmente accaduti sui Monti Lessini di Verona circa quattrocento anni fa, due sorelle, legate da un forte rapporto e accusate di stregoneria, sono inseguite attraverso i boschi da cinque individui che vogliono ucciderle. Durante la fuga, saranno costrette a compiere una scelta drammatica.
“La donna, a causa della sua inferiorità, è più incline rispetto all’uomo ad essere ingannata da Satana.” Questo frammento, che fa capolino all’inizio del film, è tratto dal Malleus Maleficarum (letteralmente “Il martello delle malefiche”, cioè “delle streghe”), trattato pubblicato nel 1487 dal frate domenicano Heinrich Kramer, allo scopo di reprimere in Germania l’eresia, il paganesimo e la stregoneria (Wikipedia).
Nonostante siano passati più di cinquecento anni dalla pubblicazione del trattato, questa frase è un monito che rappresenta, ancora oggi, la paura dell’uomo nei confronti del genere femminile.
“È facile alzare gli occhi al cielo pensando che si tratti di discorsi paranoici, ma è una questione seria: la loro paura uccide le donne quotidianamente. Tutti noi conosciamo la storia della donna condannata a morte con l’accusa di stregoneria perché i suoi comportamenti erano giudicati sconvenienti dal villaggio, soffocata dalla paranoia misogina della sua comunità come da un cappio alla gola. Oggi, uomini mossi dallo stesso panico credono nella cospirazione della “Pillola rossa” (un immaginario complotto di potenti femministe, piene di rancore nei confronti dei maschi, che tramano allo scopo di manipolare la società per sottomettere e privare gli uomini di ogni diritto), e per “difendersi” dal potere femminile uccidono donne innocenti, compiono massacri.” (J. E. S. Doyle, 2021).
Nel corto, le due sorelle – così come ogni donna nella propria vita – “per giungere lì dove alberga il potere femminile”, devono passare attraverso un fiume di sangue, compiendo sacrifici più o meno dolorosi. Se da una parte, infatti, il Malleus Maleficarum fornisce una lista di “sette metodi per colpire con stregonerie di vario tipo l’atto venereo e il feto concepito nell’utero” – ponendo il potere della strega nel luogo della distruzione sanguinolenta – dall’altra, “mestruazioni, iniziazione sessuale, cambio di genere e parto sono tutti torrenti rossi”, attraverso cui ogni tempo ha visto il genere femminile passarci attraverso.
“Queste esperienze ci trasformano, perché ci obbligano ad affrontare il lato nascosto del mondo.”, scrive Jude Ellison Sady Doyle ne Il mostruoso femminile, e aggiunge “Il patriarcato ci dice di […] tenere il mondo a distanza usando strumenti e regole e armi, vietando di ammettere le verità più scomode o punendo coloro che le portano alla luce. Una strega, invece, che trae il suo potere da uno strato più profondo e più antico del patriarcato, entra in contatto con il disordinato mondo della natura – persino con le parti del mondo che altri non toccherebbero; quelle parti di cui neppure parliamo, nella speranza che ignorandole le terremo fuori dalla porta.”
In un mondo governato dal diniego, la strega è colei che punta la torcia lì dove la nostra sicurezza traballa, lì dove le regole del patriarcato, che donano privilegi a una fetta immotivatamente “illuminata” della popolazione, mostrano tutta la loro ingiustizia. Ed è per questo che alla società le streghe fanno paura, perché “le streghe sono quel che le donne sarebbero se avessero potere.” (J. E. S. Doyle, 2021).
Fonte:
“Il mostruoso femminile” (J. E. S. Doyle, 2021).
Titolo: Two Sisters
Titolo originale: Two Sisters
Regia: Diego Carli
Attori: Jenni Tatani, Marianna Caporali
Paese: Italia
Anno: 2022
Genere: Horror medievale
Durata: 21 minuti