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Verónica – Recensione

Problemi familiari, turbe adolescenziali e presenze demoniache in Verónica, nuovo film horror di Paco Plaza.

veronica film horror
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Turbe adolescenziali e demoni si mescolano in Verónica, film horror di Paco Plaza.

Verónica è un film horror spagnolo del 2017 per la regia di Paco Plaza. Protagonista è Verónica (Sandra Escacena), una ragazza adolescente che frequenta la scuola e, al tempo stesso, deve occuparsi dei suoi tre fratellini, perché la madre (Ana Torrent) è sempre impegnata per lavoro. La sua vita cambia radicalmente quando, insieme a due compagne di scuola, decide di fare un gioco con la tavola Ouija. Durante un’eclissi, mentre tutti i ragazzi sono sul tetto della scuola ad ammirare il fenomeno, le ragazze tentano di evocare lo spirito del padre di Verónica, ma apriranno le porte a una presenza molto più oscura…

Verónica si presenta come un film di infestazione-possessione a tutti gli effetti. Da quando la ragazza ha attuato il suo gioco pericoloso insieme alle compagne, comincia a risentire di diversi e inquietanti sintomi che sconvolgono anche i fratelli più piccoli. Tuttavia, lungi dall’apparenza esterna, Verónica è un film molto più sottile di quello che può lasciar intendere in una fase iniziale. Infatti il film, più che su presenze demoniache, si incentra sul conflittuale percorso di crescita della protagonista.

Verónica, d’altro canto, è in una delle fasi più delicate dell’essere umano: l’adolescenza. Come tale, presenta tutte le turbe tipiche di quel periodo, aggravate dal fatto che sulle sue spalle pesa la responsabilità dell’intera famiglia. L’assenza della madre, nella vita della ragazza, è molto forte: la speranza di aver evocato il padre è la speranza di ricevere un supporto da una figura genitoriale presente. Verónica non può vivere l’adolescenza in modo normale, non può partecipare alle feste, proprio perché è stata costretta a una crescita accelerata e ad assumere quasi il ruolo di madre.

Le presenze inquietanti che si manifestano all’esterno e che solo la ragazza riesce a vedere, non sono altro che le manifestazioni psicologiche dei suoi turbamenti e disagi interiori, che Verónica proietta e identifica come demoni. Verónica si assumerà un’ulteriore missione: proteggere la sua famiglia da questi mostri che ha evocato: ma come potrà farlo, se sono dentro di lei? L’epilogo del film è molto forte e chiude alla perfezione il cerchio.

Verónica è un film riuscito, certo non un horror di intrattenimento, ma un prodotto più impegnato che richiede uno sforzo di riflessione in più. Sandra Escacena è perfettamente calata nella parte, riuscendo a rendere in modo credibile le emozioni contrastanti che dominano il suo personaggio. Il ritmo del film non è molto forte, ma procede per fasi crescenti: verso la fine il pathos sarà ai vertici. In conclusione, Verónica è un film da recuperare e che non deluderà gli appassionati.

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