(Z) The Series, la web-serie indipendente italiana dedicata agli zombie.
(Z) The Series è una produzione completamente indipendente, che nasce sul web per il web, ideata da Headshot Studio, un gruppo di giovani filmmaker romani.
Il loro progetto è nato grazie alla ormai famosa metodologia del crowdfunding (qui la loro campagna) dopo aver trovato dei fondi iniziali, hanno provveduto nella realizzazione di un mediometraggio della durata di circa 40 minuti che darà il via alla serie vera e propria.
Tra film e serie tv è ormai noto l’abuso del genere zombie, ed è molto difficile ottenere visibilità quando ci si tuffa in questo genere, ma questi promettenti filmmaker romani hanno un asso nella manica. L’universo di (Z) The Series sarà una serie interattiva per gli spettatori. Sul sito di (Z), infatti, saranno presenti dei contenuti con lo scopo di espandere e variare l’universo narrativo, sviluppando una vera e propria realtà in cui l’invasione zombie ha il suo corso. Gli spettatori, tramite il sito e questi contenuti speciali, potranno entrare anche loro a far parte dell’universo di (Z) e percepire la realtà della serie come vera e tangibile.
La trama iniziale narra le vicende di Sofia, una brillante studentessa di biologia molecolare che dopo aver festeggiato la sua imminente partenza per gli Stati Uniti, si ritrova insieme a i suoi amici Andrea, Alex, Luca e Martina nel bel mezzo di un incubo. I cinque ragazzi cercheranno di sopravvivere come meglio possono in una Roma invasa dagli zombie.
Il 30 giugno è uscito il primo episodio della serie, che vi proponiamo qui sotto, girato completamente in bianco e nero come i horror di una volta, con un approccio totalmente low-budget, la prima stagione prevede 6 episodi della durata di una decina di minuti ciascuno.
Potete vedere il primo episodio e quelli futuri sul sito www.ztheseries.com e seguirli sulla loro pagina Facebook: Facebook.com/ziscoming
Noi di NAQB siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo primo episodio, ci auguriamo che (Z) The Series sappia sorprenderci fino alla fine. Non ci resta che fare un grosso un bocca al lupo ai ragazzi di Headshot Studio.