Una grande saga che è solo all’inizio. La recensione di Terrifier 3
Terrifier 3 è un film horror scritto e diretto da Damien Leone, terzo capitolo della saga che vede ancora protagonista David Howard Thornton nei panni dell’inquietante Art il Clown, con Lauren LaVera nel ruolo della sua antagonista. Nel cast troviamo anche Jason Patric, Samantha Scaffidi, Antonella Rose, Elliott Fullam e Daniel Roebuck. La pellicola, che ho potuto vedere in anteprima, sarà distribuita da Midnight Factory nella notte di Halloween e nei cinema dal 7 novembre.
È Natale e una tranquilla famigliola sta per ricevere la visita di un Babbo Natale molto speciale. Stiamo parlando di Art il Clown, che nel capitolo precedente aveva letteralmente perso la testa; qui lo ritroviamo tutto d’un pezzo, pronto a trucidare lo sfortunato nucleo familiare, travestito da Babbo Natale. Dopo essere “risorto”, si metterà sulle tracce di Sienna e suo fratello Jonathan, che lo avevano temporaneamente sconfitto, per riprendere da dove si erano lasciati.
Dopo aver visto il terzo capitolo della saga Terrifier, posso affermare che rappresenta un caso quasi unico in cui un franchise migliora capitolo dopo capitolo, invece di debuttare con il miglior film per poi deludere con sequel sempre più scadenti e senz’anima. Questo sviluppo positivo è dovuto al fatto che il primo Terrifier (2016) era un film indipendente, realizzato con soli 35 mila dollari, successivo ai cortometraggi The 9th Circle (2008) e Terrifier (2011), e al film All Hallows’ Eve (2013), tutti diretti da Leone, in cui compare il personaggio di Art the Clown.
Il primo film era uno slasher piuttosto estremo per la violenza rappresentata, ma con un ottimo villain. Il regista e sceneggiatore newyorkese ha realizzato Terrifier 2 con 250 mila dollari, consapevole di dover creare un universo attorno ad Art e dargli un antagonista altrettanto accattivante. È così che nasce Sienna, una ragazza che ignora di essere una guerriera prescelta. Con un budget maggiore, il secondo capitolo riesce meglio del primo, e Leone introduce astutamente temi fantasy e mitologici che spiazzano i puristi dell’horror, ma che aumentano l’interesse per i successivi capitoli.
Arriviamo a Terrifier 3, realizzato con appena 2 milioni di dollari, ancora una cifra irrisoria per un film ormai sulla bocca di tutti. Un altro “miracolo cinematografico” se consideriamo che horror come Smile 2 o Saw X sono costati circa 15 milioni, mentre Alien Romulus ha avuto un budget di 80 milioni di dollari. La pellicola inizia con una scena di violenza estrema, facendo subito capire che gli appuntamenti col sangue saranno costanti e ben distribuiti lungo le 2 ore e 5 minuti di durata. Il ritmo riesce a mantenersi alto proprio grazie a questi momenti costanti di gore.
Nessuno verrà risparmiato, e le morti saranno cruente ed esplicite, fatta eccezione per quelle dei bambini, dove Leone si autocensura mostrando solo i risultati della carneficina. Nonostante ciò, la violenza è abbondante, e gli Studios che volevano distribuire il film hanno chiesto di tagliare le scene più forti. Leone, però, si è rifiutato, rinunciando a guadagni significativi pur di mantenere integra la sua “creatura”. Aumenta la violenza, ma anche la qualità generale della pellicola, sia nella regia che negli altri aspetti tecnici, soprattutto per quanto riguarda gli Special FX, con effetti prostetici super realistici.
Terrifier 3 è ricco di citazioni cinematografiche, come la scena della doccia che richiama Psycho, o quando Art osserva attraverso una porta rotta, un chiaro riferimento a Shining. Le atmosfere ricordano molto Evil Dead e i classici film sugli esorcismi e le possessioni, mentre il costume da Babbo Natale e l’ascia, uno dei tanti strumenti di morte usati, rimandano a Silent Night, film horror del 1984 con un Babbo Natale assassino, il cui successo fu oscurato dall’uscita contemporanea di A Nightmare on Elm Street.
Pensando a Terrifier, è proprio Nightmare l’universo che mi viene in mente: Art il Clown è il villain che più somiglia al bruciacchiato Freddy Krueger. L’aspetto inquietante, l’ironia e la malvagità che convivono in un unico personaggio sono ciò che ha fatto innamorare il pubblico del cult di Wes Craven e ora del nuovo franchise di Damien Leone. Come “Fred”, Art è divertentissimo: ci regalerà tanti momenti esilaranti, continuando la sua mattanza con creatività, senza risparmiare nessuno.
Terrifier 3 è il miglior capitolo della saga perché persegue i suoi obiettivi e alza ulteriormente l’asticella senza preoccuparsi di piacere a un pubblico più ampio. Per questo motivo, il film non è per tutti: state alla larga se siete deboli di stomaco o sensibili all’horror. Il VM 18 è assolutamente meritato. Ma se siete fan di Terrifier, godetevi questo tripudio di sangue condito dall’umorismo nero del vostro mimo preferito.
Titolo: Terrifier 3
Titolooriginale: Terrifier 3
Regia: Damien Leone
Attori: David Howard Thornton, Lauren LaVera, Jason Patric, Samantha Scaffidi, Antonella Rose, Elliott Fullam, Daniel Roebuck.
Paese: USA
Anno: 2024
Genere: Horror, Thriller, splatter
Durata: 125 min